giovedì 5 gennaio 2012

Wish


Ho iniziato a scrivere questo blog più di un anno fa, con l’idea di esprimere la mia condizione di donna lavoratrice con volontà di prole, al fine di parlare alle donne che, come me, penso immagino presumo possano riscontrare delle difficoltà.
Forse il tema è un po’ banale, ma è proprio questo che vorrei modificare, se potessi. In fondo, credo, se è vero che sotto i dictat dell’economia cadiamo tutti, è la forza del nostro interesse comune a poter cambiare le cose. E io credo che sia proprio nell’interesse comune che le donne - anche se oggi “ci fanno fare” tante belle cose perché hanno scoperto che siamo brave produttive diligenti creative attente versatili e multitasking – continuino a fare figli, protette dalle tutele necessarie.
Insomma, a me per tanto tempo è parso quasi normale dover rimandare un progetto, quel che sentivo dentro, un progetto d’amore, per sistemarmi, trovare una stabilità lavorativa ed economica e non rischiare di essere licenziata o che poi non mi rinnovassero il co.co.co. o l’apprendistato di turno.
Non voglio, non mi rassegno al fatto che sia normale, né per me né per le mie amiche, né per le donne che incontro quando passeggio per strada.
A livello personale, a seguito dell’apertura di questo blog, sono successi moltissimi eventi.
Non è una giustificazione alla mia latitanza, perché anzi avrei dovuto raccontarle queste cose, sarebbero state per la maggior parte davvero molto significative per il mio scopo.
Elenco rapido: cambio di lavoro insperato, istantaneo; relativa immediata decisione di rimandare di almeno un anno il nostro progetto di cicogna; relativa immediata decisione di fare almeno un passo importante per la nostra coppia + quel passo importante fatto a settembre 2011; due miei carissimi amici che partono per un viaggio in giro per il mondo durato un anno (già anche tornati); primo tentativo serio di figliare fatto nel mese di settembre 2011 in viaggio di nozze, riuscito! terminato purtroppo con l’interruzione brusca di questo sogno bellissimo; nuova attuale opportunità. Presa di coscienza da parte della sottoscritta che i mille pensieri, le mille valutazioni fatte, i mille dubbi tirati in ballo non hanno senso di esistere, di fronte alla vita e alla gioia di dare vita.
Però riguardandomi indietro trovo un anno bello non solo per il fortissimo desiderio di diventare mamma che mi ha accompagnato. Trovo un anno pieno di divertimento, gioie, crescita, eventi piccoli (la vacanza in Corsica a Maggio e quella al mare in Italia con la mia splendida goldenina che impara a nuotare, appassionarsi a un bel libro, vedere un film che fa così ridere o così riflettere da parlarne sino al ritorno a casa, la riuscita di una ricetta nuova, andare a vedere controvoglia il concerto di un artista emergente di quelli che piacciono al mio Lui, in quei locali mezzi vuoti e persi nella nebbia di periferia, e scoprire invece che è cosi bravo che mi scendono le lacrime dagli occhi e che potrò dire di averlo conosciuto quando sarà famoso) e grandi (il mio matrimonio, la luna di miele auto-organizzata alle Seychelles) che ho avuto la fortuna(in alcuni casi anche la sfortuna, ma vorrò parlare anche di quelli) di vivere e che posso avere la fortuna di raccontare.
Per questo cambio il mio nick. In fondo non è solo un figlio che desidero, anche se di nuovo ora lo aspetto trepidante di felicità. Desidero Tutto quello che desidero. È troppo? Certo che no :)