giovedì 15 luglio 2010



Comunicazione di gravidanza, ovvero come rassicurare il capo





Società PincoPallo
Via Ogni Speranza
00000
L’isola che – purtroppo - c’è.
C.a. The Boss



Egregio The Boss,

Le scrive Babywish, la sua affezionata dipendente a termine. Sono consapevole della sua scarsa familiarità con l’inglese, ma se solo potesse intuire dal nome che porto la ragione di questa mia, mi renderebbe le cose molto più semplici, oltre a poter risparmiare il Suo cronometrato, preziosissimo, tempo.

So benissimo che siamo sotto organico, e so quanta fatica Le costa concedermi anche solo un’ora di permesso chiesta con otto mesi di anticipo. Nonostante ciò, devo comunicarLe che prima o poi dovrà fare a meno di me per qualche giorno.

Se quando questo succederà Lei avrà ancora il coltello dalla parte del manico per decidere di me, del mio futuro, della mia neonata famiglia, voglio sperare che si metterà gentilmente una mano sul cuore e una sulla coscienza, e si ricorderà di essere uomo e pater familias prima che The Boss. Ruolo che peraltro, naturalmente, Le riconosco appieno.

Pertanto la voglio rassicurare sin d’ora, con estremo anticipo, del fatto che io sarò sempre la stessa ammirevole, irreprensibile e instancabile collaboratrice, e che nulla muterà nel nostro rapporto di lavoro.
Mi sento in dovere di rassicurarla sul fatto che lavorerò fino a quando il ginecologo non mi bloccherà al letto con le catene, e se questo non succederà aspetterò che mi si rompano le acque facendo appostare un’ambulanza in Via Ogni Speranza, nell’Isola che – purtroppo – c’è, così da essere pronta a correre in ospedale senza perdere neanche un prezioso minuto di attività lavorativa. Se avrò una telefonata in corso Le assicuro che la concluderò con la massima cordialità prima di avviarmi verso l’ospedale. Le chiedo solo la cortesia di ricordare al signore delle pulizie di tenersi pronto ad asciugare sotto la mia scrivania, perché magari nella fretta del momento di quello potrei dimenticarmi.

Le comunico che quando il bimbo sarà nato, intendo farlo crescere precocemente. La felicità di una creatura merita di essere sacrificata per un fine più alto, costruire insieme a Lei il nostro roseo futuro di lavoro, Egregio The Boss. Mio figlio non prenderà certo il latte dalla mia tetta ogni due ore; casa mia diventerà una succursale della Nestlè e mio marito sarà un orgoglioso Mammo improvvisato. Per rendergli la vita più semplice, tuttavia, cercherò di far fruttare al meglio le poche ore da mamma che l’ambito lavoro presso Sua onoratissima Azienda mi lascerà, insegnando al mio bambino a fare la pipì e la cacca da solo sul vasino sin dai primi mesi di vita.
A un anno mio figlio avrà già le chiavi di casa, e a due si troverà un impiego redditizio. Prima ancora che il mio contratto di lavoro presso la Sua Spettabile Società scada, Egregio The Boss, mio figlio sarà forse già in grado di mantenermi, togliendo Lei da qualsivoglia imbarazzo.

Desidero inoltre prometterLe che, quando il mio bambino andrà all’asilo nido, se una qualche maestra molesta e inopportuna mi chiamerà avanzando la pretesa che io vada a riprendere il pupo affetto da febbre asiatica, fingerò un guasto alla linea telefonica facendo rumori con la bocca. Poi spegnerò il telefono fino alle ore 18.00, quando andrò di persona a verificare che il piccolo sia sopravvissuto, e se sia ancora all’asilo o se invece – dato che l’asilo chiude alle ore 16.00 e non alle 19.00 – la suddetta disturbatrice non abbia per caso depositato il corpicino febbricitante presso il convento delle Suore Orsoline e una denuncia per abbandono di minore a mio carico presso il primo posto di polizia.

Nel ringraziarLa sentitamente della Sua sempre gentilissima e apprezzata collaborazione, colgo l’occasione per porgere i miei più cordiali saluti.
In fede,


Babywish

2 commenti:

  1. Bè, forte questa letterea, mix di polemica e ironia... dubito fortemente che muoverebbe il boss però heheheeh!
    Scherzi a parte, scopro oggi il tuo blog, per caso, ma sono proprio contenta!
    Leggo tutti i SE che minano un pochino il cammino...
    Non so ovviamente che consigliarti, sempre che tu cerchi consigli o pareri, ma da una super neo mamma (la mia piccola è nata l'11 aprile) ti dico che in linea di massima tutto e superabile e l'unica cosa sulla quale davvero farei carte false è il posto fisso, anche se, di questi tempi, nemmeno quello è ormai sinonimo di garanzia!
    Comunque, in bocca al lupo a tutti e due e spero davvero che presto la cicogna imposti il suo navigatore verso casa vostra!
    un abbraccio

    RispondiElimina
  2. che bello, un primo commento al mio blog :) ...si, è stato creato appositamente per avere un contatto con tante neo o future mamme giovani che possono esser passate dai miei mille dubbi, quindi lo accetto più che volentieri, il tuo consiglio, e ti ringrazio tantissimo. D'altronde è vero anche che nemmeno il posto fisso, almeno in molti casi, ha più tutto questo valore...
    auguri anche a te per la neonascita e grazie del bellissimo pensiero :)

    RispondiElimina